Figlio di emigranti originari di Dalpe (Svizzera), Victor Gianella è nato a Parigi il 5 gennaio 1918.
Terminata la scuola dell'obbligo frequenta l' "Ecole Estienne" (sezione arti e mestieri del libro) della città di Parigi dal 1934 al 1937.
Le drammatiche vicissitudini della seconda guerra mondiale lo portano in Austria e in Russia.
Ritornato a Parigi esercita la professione di tipografo.
Nel 1949 si stabilisce a Brusino Arsizio. Dal dopoguerra data il suo interesse per la fotografia. Paesaggi, architetture rurali e gli elementi naturali sono i suoi soggetti preferiti. Fotografie che già rivelano il  suo sguardo essenzialmente poetico e contemplativo.
Verso la fine degli anni sessanta si afferma una nuova evoluzione creativa. Egli tralascia gli ampi paesaggi, le classiche forme architettoniche toscane per avvicinarsi, con occhio discreto e misterioso, al mondo degli oggetti, sia naturali che tecnologici.
Questa evoluzione si accentua negli anni successivi. Scoperto l'oggetto nelle sue forme plastiche, nelle sue ricchezze cromatiche, nella sua polivalenza di significati, Gianella si immerge negli infimi e tortuosi particolari "dimenticati " dalla percezione del vedere fotografico tradizionale.
Lontano da ogni scuola, da ogni moda, apre una nuova via creativa nella fotografia contemporanea.
L'obiettivo fotografico non riflette più il reale nelle sue dimensioni naturalistiche e realistiche ma lo
trasforma in mondo pittorico autonomo ricco di casuali analogie con l'astrattismo espressionista e lirico della pittura contemporanea. Analogie che testimoniano la novità e la ricchezza della visione fotografica di Victor Gianella.

Daniele Gianella 1978



1918 nasce a Parigi da genitori di origine ticinese (Dalpe), Svizzera.

1924/33 segue gli studi primari e secondari a Parigi.

1934 riceve in dono dalla madre il suo primo apparecchio fotografico.

1934/37 si iscrive alla "Ecole Estienne" a Parigi, sezione Arte e Mestieri del Libro.

1938/40 compie il servizio militare nel 18 reggimento di infanteria a Nancy.

1943/45 il drammatico calvario della deportazione nel mondo del Nazionalsocialismo.

1945 lavora come tipografo, la fotografia diventa una passione.

1947 sposa Clara Darani, avranno tre figli: Francesco, Daniele e Simona (tragicamente deceduta nello splendore della giovinezza).

1949 si trasferisce in Svizzera a Brusino Arsizio.

1950/60 prima fase fotografica, temi: paesaggi, architettura rurale, elementi naturali.

1960/69 abbandona la fotografia tradizionale, il suo stile si afferma ed il suo linguaggio si definisce con forza e rigore, luce e colore diventano l'essenza della nuova via.

1970 incontra casualmente il celebre storico della fotografia Helmut Gernsheim che rimane sbalordito dal valore artistico della fotografia di Victor Gianella. Nasce una profonda amicizia ed inizia l'attività espositiva.

1978 anno della consacrazione internazionale. Alle "Rencontres d'Arles", Francia, Helmut Gernsheim presenta Victor Gianella in una conferenza stampa divenuta storica.

1988 l'editore Schmid di Zurigo (Svizzera) pubblica ABSTRACTION.

2007 decide di mettere nel formato digitale il suo archivio fotografico analogico.

2013 muore il 16.03.2013 ad Arogno.